Situata proprio all’interno del Parco dell’Ermicciolo a Vivo d’Orcia, una delle due Sorgenti del Monte Amiata si trova nel suo elemento naturale, il bosco. Al piano del piazzale, si entra in una galleria lunga poco più di 80 metri dove il contatto con l’acqua è diretto e nessuna barriera separa il visitatore dalla forza impetuosa dell’acqua che esce dalla roccia. Il fragore della cascata e l’umidità dell’aria sono le sensazioni che rimarranno impresse nella memoria.
L’Acquedotto del Vivo attinge acqua dalla Sorgente dell’Ermicciolo, collocata nella zona di Vivo d’Orcia. Nel 1895 il Comune di Siena progettò l’Acquedotto destinato a risolvere la mancanza di acqua di cui la città e il circondario avevano assoluto bisogno. La sorgente dell’Ermicciolo, da dove partiva il progetto, aveva una portata di 200 l/s. Nel 1908 cominciarono i lavori che si conclusero nel 1914: un lavoro enorme che ancora oggi riveste un’importanza fondamentale per gran parte della regione.
Già nel XII secolo San Romualdo aveva scelto la zona del Vivo per fondare un Eremo, descrivendo questo luogo incantato come: “selvaggio e magnifico, una piccola altura protesa al limite fra il regno del faggio e quello del castagno, pochi metri pianeggianti presso una stretta sinuosa, improvvisa, dalla quale scaturivano con fragore di tuono due grosse e travolgenti polle d’acqua gelate”.
A poche decine di metri dalla Peschiera e quindi dal borgo storico di Santa Fiora che fa parte dei Borghi più belli d’Italia, si aprono i cancelli delle sorgenti più lunghe della montagna: una galleria di 620 metri che seguono prima una lunga tubatura, poi il corso dell’acqua captata dalla montagna e protetta da delle vetrate. La galleria che si percorre conduce ad uno spettacolo unico: la fuoriuscita di acqua dalle rocce vulcaniche, con una portata media di 300 l/s.
Il fiume Fiora nasce dal versante grossetano del Monte Amiata, attraversando l’area meridionale della Toscana e interessando, oltre al comune di Santa Fiora, i territori delle splendide cittadine di Sorano, Pitigliano e Manciano. Il fiume è il maggiore corso d’acqua che nasce alle pendici del Monte Amiata. Le sue sorgenti sono le più importanti della Toscana meridionale e per questo motivo contribuiscono al rifornimento di acqua potabile in tutta la Provincia di Grosseto, ma anche nell’alto Lazio.
L’Acquedotto del Fiora fu costruito a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, contemporaneamente all’aumento demografico che si verificò nella provincia di Grosseto. Lo scopo dell’infrastruttura era, infatti, quello di portare grosse quantità d’acqua dall’area montana dell’Amiata (che da sempre ne è ricchissima) verso la pianura e la fascia costiera.